Una donna, 37 anni, è accusata di omicidio di primo grado per aver pugnalato la madre Kathy Johnson. Il corpo è stato scoperto nascosto.
Negli Stati Uniti, i crimini familiari rappresentano una delle forme più scioccanti di violenza domestica che riguardano la donna, specie quando coinvolgono rapporti stretti come quello madre e figlia. È quanto avvenuto il 28 settembre 2025 a Westminster, Colorado, dove la polizia ha rinvenuto il corpo senza vita di una donna di 64 anni, Kathy Johnson, nascosto sotto una pila di coperte nella sua abitazione.
Ad attirare l’attenzione degli agenti è stata una scena inquietante: fuori dalla casa, c’era la figlia della vittima, Sarah Riste, con evidenti tracce di sangue sulla maglietta e accompagnata da un bambino. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, il minore avrebbe dichiarato: “La mamma ha accoltellato la nonna… adesso non ho più nessuno.”

L’inchiesta e le confessioni
Il caso è stato preso in carico dal Westminster Police Department, che ha immediatamente aperto un’indagine per omicidio di primo grado. Durante un interrogatorio, Riste avrebbe ammesso di aver litigato con la madre, di essersi recata in cucina e di averla pugnalata mortalmente con un coltello. Le prove raccolte sulla scena — tra cui il corpo nascosto, l’arma del delitto e le dichiarazioni del minore — hanno rafforzato le accuse nei confronti della donna.
Secondo quanto riportato dal Denver Post e confermato dal 17th Judicial District Attorney’s Office, il 2 ottobre 2025 Riste è stata formalmente incriminata e trasferita nella Adams County Jail, dove resta in attesa di giudizio.
Accusa di omicidio di primo grado e implicazioni legali
In Colorado, l’omicidio di primo grado è tra i reati più gravi e comporta potenzialmente l’ergastolo senza condizionale. Perché l’accusa sia valida, il pubblico ministero dovrà dimostrare che il gesto è stato intenzionale e premeditato. Il comportamento di Riste — come il tentativo di zittire il bambino e di nascondere il corpo — potrebbe giocare un ruolo chiave durante il processo.
Le indagini proseguono, mentre l’attenzione pubblica resta alta su un caso che solleva interrogativi profondi su salute mentale, conflitti familiari e capacità di prevenzione di tragedie simili.